Pararigori Cordaz e bomber Ferrari, lo squalo emerge dal fondo classifica

Si torna a fischiettare ‘A mano a mano’ uscendo dallo stadio di Crotone. La canzone che aveva fatto da colonna sonora alla cavalcata trionfale verso la serie A, riecheggia nuovamente tra i tifosi.
La vittoria nello scontro salvezza contro il Pescara ha restituito entusiasmo ad un ambiente che era abbattuto da un inizio di campionato pessimo. “Resteremo in Serie A” urla la Curva Sud alla fine della gara mentre osanna il suo portierone Alex Cordaz protagonista della gara con la parata sul rigore di Memushaj. Secondo penalty di fila respinto in una settimana dall’estremo rossoblu dopo quello parato a Niang a San Siro. E poi c’è Gian Marco Ferrari che – come lo scorso anno – con il Pescara si trasforma in bomber e fa esplodere di gioia lo Scida.
Il Crotone si aggiudica meritatamente lo scontro salvezza col Pescara. Tre punti fondamentali che permettono agli squali rossoblu di emergere dal fondo della classifica lasciando in basso il Delfino abruzzese. Una gara nervosa, palpitante. Tanti ammoniti e due espulsi.
Partita non bella, con pochi spunti di cronaca. L’importanza della posta in palio non aiuta il gioco. Il Crotone ripropone il 4-4-2 con il quale aveva messo in difficoltà il Milan. Nella mediana c’è Palladino al posto di Stoian, mentre Martella e Sampirisi vanno sugli esterni di difesa. Nel Pescara che Oddo schiera ad ‘albero di natale’ unica novità è Crescenzi al posto di Biraghi.
Nel finale di tempo uno degli episodi chiave: Barberis atterra Memushaj in area e l’arbitro concede il rigore. É lo stesso capitano del Pescara ad andare sul dischetto, ma tira malissimo e Cordaz para facendo esplodere di gioia lo Scida.
Lo Scida esulta e per l’ultima gara del 2016 allo Scida torna a cantare: ‘A mano a mano’.